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lunedì 19 settembre 2011

Fiabe Ucroniche -Introduzione-





Non vi sarà poesia, non vi saranno fronzoli, e dove li troverete, beh non li riconoscerete, e se siete qui per giudicare chiudete e bruciate queste pagine. Noterete che l’odore non è lo stesso di un semplice pezzo di carta incenerito. E se volete far qualcosa come si deve, beh che abbiate un camino, il gesto risulterà plateale almeno. Non trovate? Beh io sì… E fiumi di parole, giudizi incomprensibili, applausi di cortesia. Beh il fine non è vendervi nulla. Non sarà un prodotto questo, non sarà un giocattolo né tanto meno il libro che avete sempre sognato di leggere, perché tale, infine non è. Ci sarà chi riderà e chi piangerà, ma in fin dei conti è tutto ininfluente. Il fine è un altro e solo pochi riusciranno a coglierlo, e ben di più mi fa piacere dire pochi quando quei pochi che immagino equivalgono ad un emblematico e aborrido nessuno. Aborrido poi? Dobbiamo molto alla parola. Si possono esprimere concetti di concretezza così blanda con parole affascinanti e suadenti e tutti reputerebbero migliore quella torta ripiena di budella di topo, solo perché ricoperta di panna. E se pur il concetto risultasse intrigante e profondo, allora lì l’equilibrio dovrebbe e verrebbe a bussare. Chi ama una torta ricoperta in quantità industriale di panna? Si preferisce sempre il ripieno del resto o sbaglio? Mah… Non so che dirvi ma vorrei farvi notare che il racconto non è ancora iniziato e avete già perso inutilmente dei minuti importanti, leggendovi queste quattro righe completamente senza senso.
Reputate davvero queste righe senza senso? Beh vi ripropongo l’invito. Gettate il libro, non fa per voi.
Molti personaggi verranno presentati, alcuni non avranno facce, altri saranno inutili ai fini della narrazione, ammesso che narrazione ci sia, altri ancora cercheranno di plagiarvi ed altri tenteranno di baciarvi. Diffidate da loro, nessuno è normale e la normalità non fa per loro. Se lo stomaco non vi regge più di tanto non andate avanti con la lettura, potrebbe causarvi delle lesioni cerebrali non indifferenti anche se, sono sicuro di questo, nessuno di voi ci capirà molto. Per molti sarà solo un elenco di passi e bozze slegate che non fanno riferimento a nulla e non finiscono con nulla. E ‘ perché si è tropo portati a pensare ad un qualcosa di sensorialmente percettibile. Spegnete un attimo tutte e cinque le vostre armi… Nulla vero? E’ qui che parte il gioco.
Tirate un dado… Non sempre si è fortunati.
Sei! Complimenti è il vostro giorno fortunato! Fidatevi dell’istinto e cercate, senza molta fatica di far scivolare veloci tutte quelle immagini che a breve, miei cari… Vi pioveranno addosso.
Buona Fortuna…
Stanotte è morto un sogno… Qualcuno sa… Qualcuno sa…

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